Tiglio
NOME SCIENTIFICO: Tilia cordata / Tilia platyphyllos
FAMIGLIA: Tiliaceae
ORIGINE: Europa
Il suo nome deriva dal termine greco “ptilon” con il significato di ala, in riferimento alla sua brattea fofliacea che agevola la diffusione dei grappoli di frutto grazie al soffiare del vento.
Caratterizzato da un fogliame di vivaci colori che passano da un verde pallido, tenue, fino a sfumature più tendenti al verde scuro, ha foglie ampie con un margine leggermente seghettato. I suoi fiori invece sono ermafroditi e presentano un calice con 5 sepali e corolla con 5 petali.
Foglie e fiori dell'albero di Tiglio sono utili in fisionetaria per combattere l'insonnia, il nervosismo e i disturbi delle vie aeree in quanto sono ricchi di proprietà dovute alla presenza di diversi elementi tra cui:
• Oli essenziali e zuccheri.
• Flavonoidi: composti chimici naturali apprezzati per le loro proprietà salutistiche.
• Cumarine: sostanza contenuta nelle sommità fiorite del meliloto (Melilotus officinalis) e nei semi della Coumarouna odorata (Dipterix odorata).
• Mucillagini: conferiscono proprietà mucolitica e antinfiammatoria efficace in caso di tosse e catarro. Questa sostanza è frequentemente associata ad altre sostanze, come tannini e alcaloidi.
Al tiglio vengono attribuite molte proprietà, fra cui ricordiamo quelle astringenti, diaforetiche, sedative, emollienti e, soprattutto, antispasmodiche e antitussive.
Tiglio: Preparazione
Con i semi di tiglio è possibile realizzare ottimi infusi, semplicemente mettendo a bollire alcune sue foglie e/o fiori in una tazza d’acqua e lasciando in infusione per 10 minuti. Subito pronta per essere degustata, la bevanda possiede numerosi benefini ed è consigliato assumerla prima di coricarsi per godere a pieno dell'azione rilassante e sedativa della stessa.
Per gli stati d’ansia e lo stress, un bagno caldo al tiglio risulta essere un vero toccasana per diminuire la tensione e sedare l’animo.
Il tiglio è inoltre utilizzato in caso di stanchezza agli occhi, borse e rossore. In questi casi è bene fare degli impacchi al tiglio immergendo del cotone o delle garze imbevute della sostanza per poi applicarle sugli occhi.